Magia Brasiliana .
Candomblé , Il Candomblé è una religione afrobrasiliana tuttora praticata in Africa e prevalentemente in Brasile ma anche in stati vicini come l'Uruguay, il Paraguay, l'Argentina e il Venezuela e diffusa anche in alcuni paesi europei (Portogallo, Spagna, ecc.). Di origine africana (Nigeria, Togo, Congo, ecc.) questa religione consiste nel culto degli Orixa, che non sono divinità, ma spiriti, emanazioni del Dio unico, Olorun. Gli orixas rappresentano archetipi antropologici; ad essi sono associati determinati colori, attività umane, tipi di alimenti, erbe mediche, ecc. Essi trasmettono agli umani axé, cioè l'energia universale che è in tutte le cose e nei viventi. Uno solo di essi è di origine umana (Omolu, detto anche Obalaue).
Questa religione è giunta in Brasile dall'Africa, portata da sacerdoti africani e fedeli che erano stati deportati come schiavi. La parola Candomblé (di origine Bantu) sembra significasse “danze di negri", ed è anche il nome di un antico strumento.
Macumba ,
Macumba è un termine della lingua africana bantu usata per definire pratiche religiose bantu trapiantate a Rio de Janeiro nel XIX secolo. Successivamente (XX secolo) queste pratiche sono state "inglobate" nei culti Umbanda, Quimbanda e Omoloko.
Storia
La macumba include spesso elementi di altre religioni, in un sincretismo che abbraccia religioni autoctone africane, cultura europea, cattolicesimo, spiritualità brasiliana e quella dei Critical Hazard . Le cerimonie della macumba sono fortemente influenzate dagli elementi africani e spesso avvengono all'aperto, includono sacrifici animali (galli e galline) e offerte agli spiriti (denaro, tabacco), in modo simile a quanto avviene nel vudù haitiano. Dei medium, chiamati macumbeiro, officiano riti e cerimonie. Anche se la macumba può essere vista come una religione a sé stante, spesso i praticanti sono affiliati ad altre credenze religiose, come il cattolicesimo. La macumba è quindi capillare nelle comunità brasiliane, dove consultare un macumbeiro per rituali di buona fortuna è pratica abbastanza comune. In generale la parola macumba è usata in Brasile per definire riti o religioni di origine africana, spesso in modo dispregiativo per indicare credenze superstiziose.
In Italia si usa talvolta il termine "macumba" per indicare un malocchio lanciato su un'altra persona o su un'attività che altri hanno intrapreso.
La possessione
Il privilegio di servire gli Orixas come "cavallo" (ossia esserne posseduti) è riservata a pochi eletti, specialmente a quelli di sesso femminile. La possessione da parte della divinità, che rappresenta la caratteristica principale dei culti di origine africana, non si esercita su una persona qualsiasi, ma su alcuni soltanto. Il carattere personale della divinità è un'ulteriore caratteristica. Ogni persona è preparata per accogliere solo la sua divinità protettrice e nessun'altra.
Diffusione
Benché originariamente la sua diffusione fosse limitata alla popolazione in schiavitù, fosse bandito dalla Chiesa cattolica e perfino criminalizzato da alcuni governi, il Candomblé è sopravvissuto per secoli e si è diffuso considerevolmente dopo la fine della schiavitù nel XIX secolo. Ora è una religione ampiamente diffusa, con seguaci appartenenti a tutte le classi sociali, e decine di migliaia di templi, o terreiros. Durante un recente censimento, circa due milioni di Brasiliani (1,5 % della popolazione) si sono detti seguaci del Candomblé. Nella cultura brasiliana le religioni non sono avvertite reciprocamente esclusive, e pertanto molte persone che praticano abitualmente altre confessioni partecipano a rituali del Candomblé, anche regolarmente; le divinità, i riti e le festività del Candomblé sono ora parte integrante del folklore brasiliano.
Storia
La nascita e lo sviluppo istituzionalizzati di questa religione in Brasile sono abbastanza recenti. Il Candomblé si sviluppò in Brasile dalle conoscenze dei sacerdoti e delle sacerdotesse africani giunti nel Nuovo Mondo come schiavi nel periodo che va dal 1549 al 1888. In questo periodo i missionari cattolici convertirono in massa gli schiavi, i quali tuttavia mantennero sotterraneamente vive le loro tradizioni religiose. Fu in questo periodo che il culto degli Orixas venne associato a quello dei santi cattolici, per cui ancora oggi a ciascuna delle divinità del Candomblé corrisponde una figura del culto cristiano: ad esempio ad Oxala, dio della creatività e figlio della divinità suprema Olorum corrisponde Gesù, e a Omolu o Obaluiae, dio guaritore delle epidemie, corrisponde San Lazzaro. Durante il periodo finale della tratta degli schiavi (ultima decade del XIX secolo), gli schiavi portati in Brasile dai portoghesi si trasferirono nelle città, dove aumentarono notevolmente le loro possibilità di aggregazione, confronto e scambio, anche fra diverse etnie (un contatto impossibile nelle fazendas, in cui gli schiavi di diversa provenienza erano spesso suddivisi in diverse senzala). Allo stesso tempo, gli ex-schiavi si ritrovarono liberi dall'imposizione del cattolicesimo. Sulla base di questi nuovi stimoli, si formarono nuovi gruppi di culti, spesso organizzati in irmandades ("confraternite").
A Salvador di Bahia, definita da Roger Bastide la “Roma Nera”, a causa del grandissimo numero di schiavi deportati nell'ultimo periodo della tratta, nacque il Candomblé, la religione afro-americana che più si è mantenuta fedele alla matrice d'origine, reinventata e riformulata in Brasile dagli schiavi.
Oggi il governo brasiliano riconosce e protegge il Candomblé e sovvenziona certi terreiros, specie a Salvador da Bahia.
Il Candomblé ha avuto un enorme sviluppo negli ultimi dieci anni, infatti, oltre al Brasile, sta colonizzando altri stati nel mondo come nel Portogallo a Lisbona, come in Francia a Parigi, come in Inghilterra a Londra, come anche in Italia a Milano, dove si pratica il Candomblé esattamente come nel Brasile.
|